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CONSIGLI

25/05/2018

MINDFULNESS: COS’È E A CHE COSA SERVE

Ragazza che fa yoga al tramonto
Mindfulness, ovvero vivere il qui e ora con consapevolezza e attenzione, per affrontare con più calma e una mente più brillante e allenata i problemi quotidiani, gli eventi stressanti e anche il dolore e la sofferenza di qualsiasi origine.

È questo, in estrema sintesi, l’obiettivo della mindfulness (in italiano consapevolezza), una pratica di meditazione nata alla fine degli anni Settanta negli Usa e oggi diffusa in tutto il mondo. Serve a migliorare il tono dell’umore, rendere più empatici e flessibili al cambiamento e risollevare il benessere generale dell’organismo.

Benessere e terapie

Nata come un vero e proprio strumento per la terapia del dolore cronico e della depressione, la mindfulness affonda le sue radici nella pratica buddista, senza però mantenerne gli elementi di tipo religioso.

A elaborarla è stato il biologo molecolare Jon Kabat-Zinn, docente dell’Università del Massachusetts, al quale si deve il protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction), messo a punto proprio per introdurre questo tipo di meditazione e rilassamento all’interno dei percorsi clinici per pazienti con dolore cronico.

Abbasso il pilota automatico

La meditazione mindfulness, in pratica, allena la nostra capacità di essere sempre presenti a noi stessi, lucidi e consapevoli degli stati d’animo e delle sensazioni fisiche che stiamo vivendo, eliminando quei momenti di inconsapevolezza che nell’esperienza quotidiana ci fanno procedere con una sorta di pilota automatico.

A chi non è capitato, per esempio, di non prestare attenzione a dove si parcheggia l’auto, con il risultato di trovarsi a vagare qualche ora dopo in un parcheggio cercando di ricordare la posizione del proprio mezzo? Oppure di non riuscire a ricordare a giornata inoltrata se la mattina abbiamo preso il farmaco da assumere tutti i giorni?

Gli automatismi subentrano quando ripetiamo azioni o rispondiamo a stimoli emotivi senza focalizzare l’attenzione su ciò che stiamo facendo. Questo tipo di comportamenti impedisce di elaborare le informazioni e di vivere pienamente il presente per comprendere i meccanismi psicologici di cui siamo prigionieri, che spesso innescano pensieri negativi e stati depressivi che contribuiscono al malessere emotivo.

Quanto più siamo stressati o di umore nero, tanto più si attivano questi automatismi, che rendono meno brillanti le nostre prestazioni e più superficiali le interazioni sociali.

Come si pratica la Mindfulness

Se volete provare a praticare la Mindfullness per tenere sotto controllo l’ansia, lo stress o i pensieri negativi, scordatevi il fai da te. Questa pratica non è una semplice meditazione per rilassare la psiche e il corpo, bensì un vero e proprio allenamento mentale da eseguire sotto la supervisione di un istruttore esperto e certificato.

Trovare un corso per imparare non è difficile: basta rivolgersi a uno dei numerosi centri specializzati, o chiedere informazioni all’Associazione italiana Mindufllness.

Soprattutto agli inizi, la meditazione potrebbe non bastare. Per combattere stress e cattivo umore fin da subito può essere utile utilizzare Samefast Up, l’integratore alimentare che aiuta il tono dell’umore e riduce il senso di affaticamento e stanchezza.

Contiene SAMe (S-adenosil-l-metionina), un composto naturale prodotto dall’organismo che gioca un ruolo molto importante in numerosi processi biochimici, in particolare nella sintesi di neurotrasmettitori come la serotonina, l’ormone del buonumore.

Samefast Up contiene anche acido folico e vitamina B12, utili al mantenimento della normale funzione psicologica e alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento.