CONSIGLI
09/07/2020
di Fidia Farmaceutica Spa
SOVRALLENAMENTO: TROPPO FITNESS FA MALE
Un inverno sedentario e troppi peccati di gola producono quasi sempre lo stesso risultato: un caro saluto alla forma fisica e qualche chilo di troppo, soprattutto se in programma c’è una vacanza al mare.
Come rimediare? Per alcuni la risposta è buttarsi anima e corpo nell’attività fisica, che si tratti di mettersi a correre, di sollevare pesi per ridefinire i muscoli, di fare esercizi davanti allo schermo seguendo i consigli dell’esperto di grido portato alla ribalta dal web.
E se per molti i buoni propositi durano soltanto qualche giorno, per altri il rischio è di esagerare con il troppo allenamento, con conseguenze per nulla piacevoli.
Più mi alleno, meno rendo
Il sovrallenamento (overtraining) è una vera e propria sindrome, che si manifesta con sintomi di varia natura. Non si tratta, quindi, dell’eccessiva stanchezza dopo una sessione di fitness particolarmente dura, ma di una serie di segnali che si manifestano quando il programma di allenamento è troppo intenso e non bilanciato da un’appropriata alimentazione e dai giusti tempi di recupero per l’organismo.
Il primo dei segnali è una prestazione atletica meno performante. Si fa più fatica a finire la sequenza di esercizi abituale, si impiega più tempo per completare il percorso di allenamento e così via. Con il passare dei giorni, quindi, non si vede un miglioramento delle proprie capacità, ma anzi, una flessione dei risultati. E più ci si impegna e si allunga l’allenamento, peggio è.
I sintomi del sovrallenamento
Stanchezza e spossatezza, tachicardia a riposo, soprattutto al mattino, nervosismo e sbalzi d’umore, insonnia, inappetenza, pressione bassa e una maggiore predisposizione a contrarre infezioni sono i segnali che possono far pensare alla sindrome da sovrallenamento.
Insomma: troppa fatica. Lo stress causato all’organismo dall’attività fisica si somma allo stress quotidiano, che in alcuni momenti particolari può essere intenso, e insieme mettono a dura prova la resistenza e la capacità di recupero. Aumentano i livelli di cortisolo nel sangue, si altera la produzione ormonale e si abbassano le difese immunitarie. Non da ultimo, sport e sforzi prolungati possono causare un’usura delle articolazioni caricate dal peso, provocando infiammazioni o lesioni. È il momento di staccare le spina e ascoltare i segnali di allarme.
Come uscirne
Il fitness è un’attività che può portare molti benefici e può aiutare, se svolto bene, a ritrovare il peso forma e superare la prova costume. L’importante è praticarlo con buon senso e preparazione tecnica e inserire quest’attività, come tutti gli altri sport, in uno stile di vita sano.
Le sedute di allenamento non dovrebbero superare la durata di un’ora e devono essere intervallate da un periodo di recupero sufficiente per smaltire la fatica.
Quando il programma di allenamento è intenso, è importante mangiare bene, assicurando all’organismo l’apporto di tutti i nutrienti necessari, senza dimenticare carboidrati e grassi nelle giuste dosi. Attenzione, quindi, ai regimi alimentari ipocalorici non studiati per chi affronta regolarmente un’attività fisica intensa e prolungata.
Un valido aiuto in questi casi può essere rappresentato dal CartiJoint D 1000 che, oltre mantenere in salute le articolazioni grazie alla glucosamina e condroitina in esso contenute, contiene anche vitamina D, calcio e vitamina C utili a alle ossa e ai muscoli.
In particolare le 1000 U.I. di vitamina D presenti in CartiJoint D 1000 hanno un effetto positivo sulla funzione muscolare e sulla forza muscolare, con conseguente miglioramento della performance atletica.
La vitamina D, inoltre ha un effetto positivo sul sistema immunitario e riduce i sintomi di stanchezza.
Infine, non si deve trascurare il giusto riposo, che significa dormire a sufficienza di notte, almeno 7-8 ore, e concedersi periodicamente, per esempio ogni tre settimane, una settimana di relax, da dedicare ad attività non logoranti per il fisico.