Il gomito del tennista si evita così

prevenire il gomito del tennista
13 Luglio 2018

Debolezza muscolare e fastidio all’articolazione e ai muscoli dell’avambraccio: il gomito del tennista si manifesta all’inizio in modo subdolo ed è un disturbo spesso sottovalutato, finché diventa un dolore intenso che può estendersi al polso e alle dita della mano.

Nella fase acuta può rendere difficoltosi anche i movimenti più semplici, come sollevare oggetti leggeri, scrivere o svitare il tappo di un flacone. Talvolta è associato anche a gonfiore.

Movimenti ripetuti

L’epicondilite laterale – questo il nome corretto del disturbo – non è altro che un’infiammazione dei tendini dei muscoli estensori dell’avambraccio, quelli che consentono di sollevare la mano e il polso.

È un disturbo molto diffuso tra i giocatori di tennis, soprattutto amatoriali, ma non risparmia anche altre categorie di sportivi e di lavoratori. La causa principale è la stimolazione eccessiva e protratta dei tendini dovuta in genere a movimenti ripetuti e intensi dell’avambraccio o del polso con il palmo della mano rivolto in basso, come quella cui sono sottoposti tennisti, golfisti, lanciatori e schermidori oppure artigiani e operai (sarti, muratori, falegnami, cuochi o chi lavora molte ore con il martello pneumatico).

Allenamento ed esercizi per prevenire

Per prevenire il gomito del tennista è importante che gli sportivi allenino la muscolatura del braccio e dell’avambraccio, in modo da stabilizzare l’articolazione del gomito. Esistono esercizi semplici, come stringere con le mani una pallina da tennis o attività con i manubri, che rinforzano e tonificano la muscolatura e le articolazioni. Si possono chiedere indicazioni specifiche al preparatore atletico o al medico sportivo.

Altro aspetto fondamentale per la prevenzione è la tecnica di gioco. Molto spesso questo disturbo è causato da gesti scorretti, che non consentono di ammortizzare bene gli urti e la stimolazione continua e ripetuta. Perfezionare la propria tecnica è d’obbligo, sia per i professionisti sia per i principianti.

Attenzione alla racchetta

Sono molto importanti anche gli attrezzi di gioco. La scelta del tipo di racchetta da tennis, le dimensioni dell’impugnatura, la tensione delle corde sono elementi che influiscono sullo sforzo e sul movimento.

Vanno privilegiate le racchette di ultima generazione, in materiali leggeri e con il manico riempito di particolari schiume che assorbono meglio le sollecitazioni.

L’impugnatura deve avere dimensioni proporzionate a quelle della mano. Tra la punta delle dita e il palmo, quando la mano impugna la racchetta, devono esserci circa 5 mm.

Occorre poi controllare frequentemente la tensione delle corde.

Favorire la funzionalità di tendini e articolazioni

Per proteggere ulteriormente il gomito da questo disturbo, i tennisti possono assumere un integratore di collagene, proteina fibrosa che resiste a elevate trazioni e uno dei principali componenti dei tendini, come TendiJoint, messo a punto in modo specifico per mantenere funzionali ed elastici i tendini.

Per rinforzare invece le cartilagini dell’articolazione del gomito, CartiJoint apporta glucosamina cloridrato e condroitin solfato, due sostanze che compongono la matrice cartilaginea.

In caso di stress articolare, per esempio in periodi di attività tennistica intensa, c’è anche CartiJoint Forte, che aggiunge alle due componenti (glucosamina e condroitina) il Bio-Curcumin BCM-95®, un estratto naturale di Curcuma longa ad alta biodisponibilità, che favorisce il mantenimento dell’adeguata funzionalità articolare.