Scottature solari: fondamentale ripristinare la barriera cutanea

melanina, protezione solare, barriera cutanea
04 Luglio 2019

Scottature, arrossamenti, eritemi sono i classici souvenir che, almeno una volta nella vita, a essere ottimisti, si riportano a casa dopo una giornata passata all’aria aperta, al mare, in montagna, al lago o in città. Sono, infatti, la conseguenza di un’eccessiva esposizione solare, in particolare ai raggi ultravioletti di tipo B (UVB).
Per quanto si sia tutti consapevoli dell’importanza di proteggersi dai raggi del sole, un momento di disattenzione può capitare a tutti. E il risultato si vede qualche ora dopo, quando la pelle brucia fa male ed è rossa come un peperone. Le zone più colpite? Quelle più esposte al sole, come naso, orecchie, collo e decollété, e talvolta anche aree più estese, come le spalle, la schiena, le gambe.

Un attacco bruciante

Nei casi più lievi la scottatura interessa soltanto lo strato superficiale della pelle, che si presenta arrossata e calda al tatto, brucia e dà fastidio. I sintomi si risolvono da soli nell’arco di 4-5 giorni, durante i quali è assolutamente controindicato esporre nuovamente le zone scottate al sole.
Per quanto facilmente risolvibile, una scottatura anche lieve è pur sempre una lesione cutanea: il tessuto è danneggiato e la barriera cutanea di superficie, la prima protezione della pelle dalle aggressioni esterne, è meno efficace e, di conseguenza, la pelle è più sensibile, più fragile e reattiva ed è maggiore anche il rischio di esposizione ai batteri di infezione.

Come spegnere l’incendio

È opportuno applicare appena possibile impacchi di acqua fresca sulle aree scottate, per dare sollievo alla sensazione di bruciore e dolore.
Per favorire l’idratazione e ripristinare la barriera cutanea è utile poi applicare una preparazione topica specifica a base di acido ialuronico ed estratti di avena, meglio se arricchita con componenti protettivi della barriera cutanea, come l’olio di Echium, e di sostanze antiossidanti, come la vitamina E e l’olio di crusca di riso.

Sono da preferire le formulazioni in gel o in spray per l’immediato effetto rinfrescante, che lenisce rapidamente, fin dall’applicazione, bruciori e dolori.

I solari prevengono le scottature, ma non bastano

La pelle di ciascuno reagisce in maniera diversa al sole: pur restando sotto i raggi per lo stesso periodo e facendo le stesse attività c’è chi si abbronza intensamente, chi si arrossa appena e chi si scotta. Dipende dalla qualità e dalla quantità di melanina che la pelle produce e dalla capacità individuale di adattarsi all’irradiazione solare. In altre parole, dal fototipo.
Utilizzare un prodotto solare aiuta certamente a evitare scottature ed eritemi, ma non è un lasciapassare per comportamenti incauti. Bisogna utilizzare un fattore di protezione solare adeguato, rinnovare frequentemente l’applicazione (almeno ogni due ore e sempre dopo un’intensa sudata o un bagno) ed evitare in tutti i casi l’esposizione volontaria nelle ore di massimo irraggiamento solare, tra le 11 e le 15 alle nostre latitudini.