Come trattare un ematoma

cos'è un livido e come lo si cura
11 Aprile 2022

Una caduta, lo scontro con uno spigolo, un infortunio sportivo: procurarsi un ematoma, cioè la rottura delle pareti di vasi sanguigni con la fuoriuscita nei tessuti circostanti di sangue, senza che venga compromessa l’integrità cutanea, è davvero frequente. A seconda del trauma, l’ematoma può essere superficiale, quindi visibile sottopelle, oppure profondo e quindi non evidente a occhio nudo.

Più propriamente si dovrebbe distinguere tra il livido, o meglio l’ecchimosi, un piccolo ematoma causato dalla rottura di vasi capillari, ed ematoma vero e proprio, che comporta la rottura di vasi più grandi, come vene e arterie. Ma nel linguaggio comune non sempre ci si attiene a questa definizione e spesso si usano le parole livido ed ematoma come fossero sinonimi.

Quando si forma una macchia sulla pelle

Gli ematomi sottocutanei sono quelli più frequenti e anche generalmente meno gravi: si presentano come macchie di colori diversi (rosse, blu, viola, marroni), provocano dolore e possono essere accompagnati da gonfiore (edema), causato dall’accumulo di liquidi nella zona sottostante alla lesione.
La maggior parte degli ematomi superficiali di piccole dimensioni guarisce da sola senza bisogno di cure nel giro di un paio di settimane, ma cambiano colore durante il processo di guarigione, schiarendosi fino a diventare ombre giallastre che poi spariscono completamente. È possibile però alleviare i fastidi associati: scopriamo come.

Come intervenire su un ematoma

Per ridurre il gonfiore e per alleviare il dolore si può innanzitutto applicare un impacco freddo. Non bisogna mai applicare il ghiaccio direttamente sulla contusione, per non provocare un’ustione sulla pelle.
L’impacco freddo deve essere effettuato al massimo per 15 minuti ogni ora nelle prime 48 ore dal trauma. Se è possibile, è opportuno tenere sollevata la parte contusa, in modo che sia più alta del cuore, per evitare l’accumulo di liquidi e applicare una fasciatura o un bendaggio per limitare l’edema.
È bene inoltre far riposare la parte lesa e non far lavorare i muscoli della zona coinvolta. Se la contusione avviene durante un allenamento, è importante sospendere subito l’attività fisica.

Per ridurre l’edema è utile fare ricorso anche a prodotti specifici, come gel a base di sostanze che aiutano l’assorbimento dei liquidi e contengono il gonfiore ed estratti naturali dall’azione calmante e lenitiva, che aiutano a contrastare il dolore e l’infiammazione.

Quando è meglio rivolgersi a un medico

Lo scolorimento dell’ematoma è il segno visibile di un processo di guarigione in corso. Se con il passare del tempo il colore della lesione non si modifica, si intensifica o la macchia si ingrandisce, potrebbe essere ancora in corso la perdita di sangue dal vaso danneggiato. In altri casi, potrebbe essere necessaria un’incisione o un drenaggio per far fuoriuscire il versamento.

Se nel giro di qualche giorno il gonfiore non diminuisce e la zona contusa continua a essere molto dolorante e calda al tatto, potrebbe essere subentrata un’infezione dei tessuti danneggiati.

In entrambi i casi è bene consultare il proprio medico, che saprà indicare il trattamento più adeguato.