Infezioni respiratorie: i consigli per gli appassionati di sci

protezione mucose nasali durante lo sci
05 Aprile 2022

Chi pratica sci o sport invernali deve spesso fare i conti con spiacevoli souvenir delle gite sulla neve. Capita di frequente, infatti, di tornare a casa con un fastidioso naso gocciolante, raffreddore, tosse e talvolta anche l’influenza.
Nel parlare comune si dà la colpa all’aver preso freddo, o all’essere rimasti a lungo con indumenti bagnati, ma in realtà basse temperature e umidità non sono direttamente responsabili delle infezioni respiratorie, disturbi che sono invece causati da virus e batteri. È certamente vero, però, che le condizioni ambientali e l’attività fisica intensa e prolungata possono seccare le mucose nasali e indebolire le difese dell’organismo, contribuendo a renderlo più vulnerabile.

Mucose secche: porta aperta ai virus

Le mucose nasali sono la prima difesa contro i virus e batteri: sono strutturate, infatti, per filtrare l’aria, intrappolare gli agenti patogeni e le particelle presenti nell’aria, come pollini, polveri, smog, e per riscaldare l’aria che arriva ai polmoni.
Questa funzione richiede che le mucose nasali siano adeguatamente idratate, ma l’aria fredda e spesso secca delle montagne, il vento e la velocità con cui si affrontano le discese innevate possono far sì che le cavità nasali si secchino e che le mucose si irritino.

Il naso dello sciatore

Uno dei disturbi più comuni in questi casi è la cosiddetta rinorrea indotta dal freddo, che viene chiamata anche naso dello sciatore, ovvero il naso gocciolante. Quando le cavità nasali si seccano a causa delle condizioni ambientali, aumenta fisiologicamente la produzione di muco per mantenere le mucose idratate. Inoltre, quando si inspira aria fredda nel naso, si assiste a un processo di condensazione che contribuisce alla fuoriuscita di secrezioni liquide dalle narici.
Oltre all’ovvio fastidio di avere a che fare con un naso gocciolante durante l’attività sportiva, la secchezza della mucosa nasale può aprire le porte ad altri problemi, come una maggiore suscettibilità ai microrganismi che causano raffreddore e influenza, il peggioramento dei sintomi delle allergie respiratorie e talvolta anche perdite di sangue dal naso.

Come proteggere le mucose nasali

Mantenere i setti nasali umidi è, quindi, molto importante per preservare la salute respiratoria e prevenire le infezioni delle vie aeree superiori.
Il primo passo è proteggere il naso dal freddo: a questo scopo è utile indossare una maschera antivento. In commercio esistono molte soluzioni diverse, ma generalmente si tratta di fasce di tessuto tecnico che permettono di mettere al riparo naso, gola e orecchie dalle basse temperature e dall’aria fredda. Meno pratici, ma altrettanto efficaci, sono il classico passamontagna o la sciarpa.
Un aiuto in più viene dagli spray nasali, come Lontax plus, a base di Carragelose®, polimero estratto da alghe rosse che crea una barriera fisica protettiva sulla mucosa nasale, riducendo la diffusione e la proliferazione dei virus del raffreddore, supportando le difese fisiologiche del naso. È un prodotto che, oltre a mantenere le mucose ben idratate prevenendo secchezza e irritazioni, è in grado di creare un film protettivo sulle mucose del naso e della gola: questa barriera idratante e protettiva aiuta a bloccare i più comuni microrganismi responsabili di raffreddori e sindromi simil-influenzali, impedendo che aderiscano alle mucose e che si diffondano nell’organismo.