Mountain running: 5 cose da fare per non avere problemi

5 precauzioni per il mountain running
13 Luglio 2018

Su e giù di corsa per cime e valli, tra panorami mozzafiato e aria pura in quota: il mountain running è un’attività atletica che unisce la passione per la corsa a quella per la montagna. Se volete accostarvi a questo sport outdoor, l’estate è il momento giusto.

1. Con la montagna non si scherza

La corsa in montagna si pratica in un ambiente “ostile”. Si possono attraversare zone isolate e impervie, dove qualsiasi inconveniente, anche di poco conto, può diventare problematico e una distorsione, una caduta, un colpo di sole non si risolvono facilmente.
Inoltre, una perturbazione improvvisa può portare pioggia o grandine e abbassare drasticamente le temperature. Nuvole basse o nebbia possono calare rapidamente e diminuire la visibilità, facendo perdere l’orientamento. Quindi studiate bene il percorso dell’allenamento, siate prudenti e restate concentrati.

2. Approccio graduale

Prima di correre imparate a camminare! Meglio cominciare con una camminata veloce per poi via via aumentare l’andatura fino alla corsa: vi abituerete al terreno e potrete così scaldare i muscoli e farvi il fiato. Se siete principianti o non siete allenati non superate la mezz’ora di corsa in salita, perché questa attività richiede uno sforzo molto intenso per il cuore e i muscoli. Se il battito cardiaco sale troppo e manca il fiato, rallentate e continuate a camminare.

3. Scarpe e abbigliamento adeguati

Per evitare le vesciche, classico inconveniente quando si va in montagna, le scarpe devono calzare alla perfezione e impedire sfregamenti che creano i danni alla pelle. Scegliete modelli adatti ai terreni sconnessi, ai tratti in ripida pendenza e a eventuali zone fangose o con acqua che scorre.
Attenzione alla suola, quindi, che consenta massima aderenza al terreno, agli “ammortizzatori” interni, per assorbire gli urti, e anche all’impermeabilità dei tessuti. L’abbigliamento utilizzato, poi, deve essere in tessuto tecnico: traspirante e leggero.

4. Il sole brucia!

Quando si pratica sport outdoor è indispensabile proteggere la pelle dai raggi del sole. Utilizzate creme solari resistenti all’acqua, che non si sciolgano rapidamente per il sudore, e con alti fattori di protezione, adatti al sole della montagna. La crema solare deve essere spalmata con attenzione su tutte le parti scoperte e l’applicazione deve essere ripetuta almeno ogni due ore. Se, nonostante le precauzioni, ci si ritrova arrossati, ad allenamento concluso applicare una crema gel/spray per scottature ed eritemi calmante e lenitiva, per esempio a base di acido ialuronico ed estratti di semi di Avena, che dia sollievo immediato, favorisca l’idratazione della zona interessata e acceleri il ripristino della barriera cutanea.

5. Attenzione alla discesa

Se la salita di corsa richiede allenamento per il sistema cardiocircolatorio e i polmoni, la discesa mette a dura prova articolazioni e tendini di ginocchia e caviglie, sottoponendoli a sollecitazioni intense. È utile quindi assumere integratori alimentari con nutrienti mirati per aiutare a mantenere la funzionalità delle articolazioni, come CartiJoint, un prodotto a base di glucosamina e condroitin solfato, componenti naturali della cartilagine e dei tessuti articolari, che aiuta a prevenire e rallentare il danno articolare. Oppure come CartiJoint Forte, che associa a queste due sostanze un estratto naturale di Curcuma ad alta biodisponibilità, per risolvere rapidamente i sintomi in caso di stress articolare. Specifico per ripristinare la funzionalità dei tendini, invece, c’è TendiJoint, l’integratore a base di collagene di tipo I, vitamina C, mucopolisaccaridi e manganese.