Il running è uno degli sport più semplici ed economici. Non servono attrezzature costose, né abbonamenti a palestre o a centri sportivi. Bastano una strada, la voglia di correre, un po’ di buon senso per evitare allenamenti eccessivi e la voglia di fare movimento.
L’unico piccolo investimento riguarda le scarpe da corsa. Garantire al corpo in movimento un appoggio sicuro e ben calibrato, nonché un sistema ammortizzante che alleggerisca le articolazioni dai microtraumi, aiuta a prevenire fastidi ai piedi (talloniti, calli, duroni), nonché dolori e infortuni alle articolazioni della caviglia e delle ginocchia.
Se la caviglia è un tallone d’Achille
La distorsione della caviglia è uno dei più frequenti “incidenti” di chi corre su strada. È causata prevalentemente dall’eccessiva sollecitazione dell’articolazione: si verifica una rotazione “non controllata” della pianta del piede, verso l’interno o verso l’esterno. Da qui il trauma, che può essere da leggero a grave, a uno o più legamenti di questa articolazione.
Perché succede? I motivi possono essere molti: al di là di fattori come il terreno sconnesso o una buca, spesso ne sono responsabili le scarpe indossate, magari inadatte al tipo di corsa o alla nostra “falcata”, oppure un riscaldamento insufficiente.
Un altro fattore predisponente può essere una distorsione precedente che ha indebolito i legamenti e reso instabile l’appoggio del piede.
La scarpa giusta per prevenire i dolori alle caviglie
La prima cosa da fare è provvedere all’acquisto di un buon paio di scarpe da running. Ne esistono di vari tipi, che si differenziano innanzitutto per peso (possono variare da circa 150 gr a oltre 300 gr), per materiale e per appoggio.
Andrebbero scelte in base al peso corporeo, al terreno su cui si corre abitualmente e alla frequenza di allenamento. Altro criterio importante è l’atteggiamento posturale che si assume camminando o correndo. In altre parole, se siete supinatori o pronatori.
Il supinatore tende ad appoggiare il peso prevalentemente verso l’esterno. Al contrario, il pronatore lo appoggia verso l’interno. Come si capisce? Esistono vari test, ma il più rapido è controllare l’usura di un vostro vecchio paio di scarpe: la suola è più consumata verso l’esterno o verso l’interno?
In tutti i casi, in molti negozi specializzati ci sono apparecchi in grado di verificare la pronazione e la supinazione della vostra camminata ed è possibile affidarsi a commessi esperti che sanno indirizzare nell’acquisto giusto e più adatto alle proprie caratteristiche a seconda delle variabili in gioco.
Ahi, che storta!
Quando il patatrac è capitato e la caviglia duole, si può rimediare al dolore e al gonfiore applicando localmente sulla zona contusa un medicinale a base di diclofenac, dall’azione antinfiammatoria e antidolorifica (può essere in crema o in schiuma o un cerotto medicato che rilascia il principio attivo nell’arco di 12 o più ore.) È possibile, per esempio, utilizzare Itamidol, a base di Diclofenac al 3%, indicato per il trattamento locale di stati dolorosi e flogistici di natura reumatica o traumatica delle articolazioni, dei muscoli, dei tendini e dei legamenti.
L’alternativa è utilizzare farmaci sistemici, da assumere per via orale, per ridurre rapidamente il dolore localizzato e l’infiammazione della zona lesa. La scelta terapeutica più indicata va valutata con il farmacista.
Molto efficaci, nei casi di distorsione lieve, sono anche i preparati in crema a base di estratti naturali, come la Boswellia serrata, associati a glicosaminoglicani, chiamati anche GAG, (come acido ialuronico e condroitin solfato), efficaci per eliminare il gonfiore e riassorbire rapidamente l’edema. Se siamo predisposti ai problemi alla caviglia, quando si esce a correre è sempre meglio avere sempre con sé la soluzione giusta.
Prevenire rafforzando le articolazioni
Per prevenire infortuni durante l’attività sportiva, è possibile agire in tre modi diversi: attraverso attività di stretching e yoga, con un’alimentazione varia e bilanciata e facendo attenzione al nostro piano di allenamenti. Infine, è possibile assumere integratori utili per il mantenimento della normale funzionalità delle articolazioni. CartiJoint Forte è studiato per le articolazioni sotto stress. Contiene nutrienti specifici per il nutrimento della cartilagine articolare (glucosamina e condroitina) e BCM-95®, che contribuisce alla risoluzione dei sintomi dello stress articolare.
Per mantenere tendini resistenti ed elastici c’è TendiJoint Forte, a base di collagene di tipo I e mucopolisaccaridi, sostanze costituenti dei tendini, associati a vitamina C, manganese e un estratto secco di Pino Marittimo (Pycogenol®), che proteggono dallo stress ossidativo prodotto dall’attività sportiva intensa.