Non giriamoci intorno: il tennis è uno sport complicato. Ci sarà una ragione, dopo tutto, se ciclicamente un nuovo surrogato prende il sopravvento – vedi squash, padel, pickleball – mentre l’originale resta appannaggio dei pochi che hanno imparato da bambini.
Ma è davvero così difficile? Una volta appreso come colpire la pallina, il vero ostacolo nel tennis è la prestazione atletica, tuttavia con il giusto allenamento è possibile ottenere buoni risultati in poco tempo. Un’ottima scusa per mantenersi in forma e divertirsi in compagnia.
Ecco i 5 pilastri della preparazione atletica di un tennista.
- FORZA
La forza è indispensabile nel tennis. Un giocatore muscolarmente forte sarà anche più resistente, veloce e potente, insomma, sarà forte in tutti i sensi.
Di solito si distinguono due tipi di forza: la forza di stabilizzazione e la forza di propulsione.
- Forza di stabilizzazione
Questo tipo di forza è fondamentale per mantenere una postura corretta che ottimizzi la prestazione atletica e riduca il rischio di infortuni.
Di particolare importanza è la forza del tronco che collega la parte inferiore e la parte superiore del corpo garantendo il trasferimento ottimale dell’energia.
- Forza di propulsione
È la forza che serve a produrre un’elevata quantità di energia nel minor tempo possibile. Da essa dipendono la velocità del giocatore e soprattutto la sua potenza, un aspetto cruciale per sferrare colpi decisivi.
Dipende da quanto sono competitivi i tuoi amici, ma una partita di tennis può durare anche molte ore, perciò è importante allenarsi a sopportare sforzi fisici prolungati senza perdere lucidità e precisione.
Il tennis è un giocoveloce, basti pensare che a Wimbledon la pallina viaggia in media a 200 chilometri orari. In particolare si parla di:
- velocità di reazione: è la capacità di rispondere in fretta agli stimoli che provengono dal campo, per esempio intuendo immediatamente la direzione del colpo dell’avversario,
- velocità di contrazione dei muscoli: determina la potenza e l’esplosività dei movimenti,
- velocità nell’eseguire i movimenti: è la capacità di eseguire manovre ad alta frequenza, accelerando e rallentando con prontezza a seconda delle necessità del gioco.
La flessibilità è un elemento sottovalutato, ma indispensabile nel gioco di un bravo tennista. Nello specifico la flessibilità ha un ruolo cruciale per:
- ampliare la gamma dei movimenti in modo da raggiungere le palle che altrimenti sarebbero fuori portata,
- migliorare il colpo grazie a un maggiore controllo degli arti e precisione nel direzionare la palla,
- prevenire infortuni: un corpo flessibile è meno vulnerabile a strappi e lesioni muscolari, ma bisogna stare attenti! Contrariamente a quel che si crede, lo stretching statico prima degli allenamenti non ha nessun effetto di riduzione degli infortuni e provoca un peggioramento nella performance sul campo.
L’agilità è l’abilità di eseguire i movimenti in maniera accurata ed efficiente utilizzando la quantità minima e sufficiente di energia. È la caratteristica dei giocatori professionisti (e di quelli che fanno un figurone al campetto).
CONSIGLI FINALI: COME MIGLIORARE L’ALLENAMENTO
- L’allenamento è importante, ma non è tutto! Senza il giusto riposo il corpo si stanca col rischio di infortuni e rallentamento dei progressi.
- Per questa ragione è importante pianificare gli allenamenti in modo da inserire periodi di recupero e non sfinire i diversi gruppi muscolari.
- Attenzione: nutrizione e idratazione, sono indispensabili per dare il meglio e ottenerlo.
- E infine: non scoraggiarti se non vedi subito i progressi, ognuno procede con la sua velocità. Quello che conta è divertirsi!