Chi pratica sport come sci, bicicletta da asfalto o mountain bike o ancora chi è appassionato di sport da contatto conosce molto bene il rischio di incorrere in cadute e andare incontro a ferite, abrasioni ed escoriazioni. Per prevenire i danni dovuti agli infortuni, oltre all’attenzione necessaria nel praticare questi sport, è importante proteggere le parti del corpo più vulnerabili con equipaggiamento tecnico idoneo. Poiché è impossibile evitare del tutto sia le cadute sia le conseguenze, vediamo invece come curare e medicare le ferite e le abrasioni.
Ferite e abrasioni non curate: le conseguenze
Innanzitutto, per ferita si intende una lesione della pelle, un’interruzione dei tessuti causata da elementi eterni come, nel caso delle cadute dovute a sport, sassi, asfalto e pietrisco. Le abrasioni sono lesioni dello strato della pelle più superficiale, che viene rimosso a seguito dello sfregamento con una superficie, per esempio asfalto o sterrato.
Ferite e abrasioni possono essere lievi e per questo non destare alcuna preoccupazione: possono guarire da sole nei casi più semplici, ma è bene prendersi comunque cura della lesione per evitare di andare incontro a conseguenze più gravi.
L’infezione, infatti, è il rischio al quale si va maggiormente incontro in caso di ferita o abrasione. La pelle danneggiata non è più in grado di proteggerci dall’ingresso di microrganismi potenzialmente patogeni, che possono trovarsi direttamente sulla ferita, soprattutto se è stata causata da una caduta e da uno sfregamento su terreno o asfalto.
La ferita infetta si riconosce per alcune caratteristiche: la guarigione è rallentata, la pelle nel sito della lesione si presenta arrossata, gonfia, calda e dolorante; può essere presente pus. Per evitare o ridurre il rischio di infezione, ecco come disinfettare una ferita.
Come disinfettare le ferite e cosa non fare
Ecco come disinfettare le ferite e le abrasioni in modo corretto
- Per prima cosa lavarsi accuratamente le mani prima di procedere con la disinfezione. Germi e batteri possono infatti passare dalle mani sporche alla ferita.
- Lavare la ferita con acqua o meglio ancora, se disponibile, con fisiologica, in modo da rimuovere terra, polvere, eventuali piccoli corpi estranei.
- Utilizzare un disinfettante adeguato, che non sia tossico per la cute e che sia comunque in grado di eliminare germi e batteri oppure utilizzare uno spray disinfettante per ferite.
- Proteggere la ferita con una garza o un cerotto. I cerotti con acido ialuronico si adattano a ogni parte del corpo, aderendo perfettamente alla cute, resistono all’acqua e al sudore ed eliminano il problema di ripetere frequentemente la medicazione, perché garantiscono un’azione efficace per due giorni. Inoltre, lo strato del tampone a diretto contatto con la pelle ferita è costituito da una rete in polietilene che aderisce alla pelle senza attaccarsi alla ferita. Ogni 48 ore, quindi, fino alla guarigione, il cerotto può essere sostituito senza lacrime né disagi.
- Non utilizzare mai cotone idrofilo per pulire una ferita: meglio garze sterili o tessuti puliti.
- Pomate antibiotiche possono essere utilizzate, se necessario, su consiglio di medico e farmacista.
- Se la ferita è grave, profonda, se sono presenti corpi estranei inamovibili e se vi è rischio di emorragia è bene rivolgersi al pronto soccorso. Non rimuovere da soli corpi estranei di grandi dimensioni o inseriti profondamente nella ferita.
- Assicurarsi di essere coperti dalla vaccinazione contro il tetano, altrimenti rivolgersi al proprio medico.